“CRONACHE ETEREE” DAL RAFFINATO MONDO MUSICALE DI LIONEL SCARDINO

Lionel Scardino è un giovane pianista argentino dotato di un talento e di una sensibilità che toccano il cuore. La ricerca di una espressività personale, intima, eppure volta alla condivisione con l’ascoltatore hanno indotto Lionel alla composizione e alla raffinata esecuzione di un prezioso lavoro contenente otto tracce.

Il disco contiene nel suo titolo, “Cronache eteree”, quella che possiamo considerare già una dichiarazione d’intenti. Se il titolo medesimo è in inglese, quello dei singoli brani è in spagnolo. La musica, viceversa, è una lingua universale, fruibile da tutti.

Da ascoltare preferibilmente in cuffia, il suono soffuso del piano si alterna a suoni elettronici che si amalgamano mirabilmente tra loro, provenendo da mondi sconosciuti che ci giungono dai due canali dello spazio stereofonico, incantandoci. In particolare con la quinta traccia, intitolata semplicemente “Perdido”, cesellata con gusto. La seconda, “Buenos Aires”, è un omaggio esplicito alla terra che ha dato i natali al compositore. Questa musica è comunque priva di derivazioni geografiche particolari.

Volutamente Scardino ci regala otto acquerelli in musica, sfrondandoli da inutili virtuosismi, prediligendo invece l’essenzialità ed il senso di pace serena, pur tra luci e ombre. Non mancano suoni volutamente dissonanti, che nulla tolgono alla riuscita ricerca della più pura essenzialità. Un ascolto ad occhi chiusi ci prende per mano, allontanandoci dalle banalità o dalle inquietudini del quotidiano vivere, per librarci in universi sconosciuti, ma che avremmo voluto conoscere.

I suoni ci avvolgono e ci offrono questa sublime opportunità. Non potremmo chiedere di meglio a quel miracolo chiamato musica.

 

Giuseppe Scaravilli

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