RENZO ARBORE, TRA “CAVALLI DI BATTAGLIA” E L’ORCHESTRA ITALIANA

Renzo Arbore01_musicaintornoIl pretesto è quello del prossimo sabato, il 21 gennaio, quando sarà ospite a “Cavalli di battaglia”, nella prima serata di Rai1, con il mattatore d’eccezione, nonché suo grande amico, Gigi Proietti. L’occasione è ghiotta per descrivere un personaggio, a cui le etichette di conduttore e autore televisivo, regista cinematografico, showman, talent scout, dj e musicista italiano… vanno decisamente strette.

Lorenzo Giovanni Arbore, in arte Renzo, classe 1937 è tutte queste cose, ma soprattutto, è il fondatore dell’Orchestra Italiana che, dal 1991, porta la fierezza e il valore della musica napoletana in tour per l’Italia e il mondo.

Nel 1964 Renzo Arbore si occupa delle trasmissioni di varietà Rai, più famose nella storia della televisione italiana come: Bandiera gialla, L’altra domenica, Cari amici vicini e lontani, Alto gradimento, Quelli della notte, Indietro tutta! È inoltre il direttore artistico dei programmi radiofonici. Importante figura che ha scoperto talenti e personaggi come Roberto Benigni, Giorgio Bracardi, Nino Frassica, Marisa Laurito, Luciano De Crescenzo, Milly Carlucci, giusto per citare alcuni tra i nomi più noti.

Renzo Arbore06_musicaintornoFoggiano d’origine e napoletano d’adozione, città nella quale si è laureato in Giurisprudenza. Ha iniziato ad esibirsi nel 1945 nella sua Foggia con il complesso jazz Parker’s Boys. Il debutto musicale vero e proprio, tuttavia, avviene nel 1972 con la N.U. Orleans Rubbish Band, dove le iniziali N e U stanno per nettezza urbana. In questa band, il poliedrico artista, suona il clarinetto. Esattamente quello “che fa filù filù, filù filà” come canta nella sua celebre hit del 1986, con cui partecipa alla ventiseiesima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, classificandosi secondo.

A proposito di questa canzone, c’è un curioso “aneddoto”, relativo alla sua incisione. Il brano viene infatti utilizzato per il lato B di un disco 45 giri edito dalla Ricordi, non commercializzato, ma destinato all’utilizzo delle radio. Sapete cosa c’era sul lato A? Stripped dei Depeche Mode. Lo si trova addirittura ancora in qualche raro esemplare, in vendita sulla piattaforma di Ebay. Ovviamente, Il clarinetto è anche all’interno del suo album Prima che sia troppo tardi. L’intera produzione discografica, di Renzo Arbore conta 21 album.

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Nel 1991 fonda l’Orchestra Italiana, che debutta al Montreaux jazz Festival. Una formazione composta da ben 15 musicisti solisti che portano sui palchi di tutta Italia e nel mondo, un vasto repertorio di canzoni napoletane, che vedono artisti come Roberto Murolo e Renato Carosone, tra i maggiori maestri ispiratori. L’Orchestra Italiana si è esibita in prestigiose location come il Madison Square Garden e la Carnegie Hall di New York, la Royal Albert Hall di Londra, l’Olympia di Parigi, la Piazza Rossa di Mosca e molte altre tra cui Canada, Australia, Giappone, Tunisia e addirittura Cina nel 2007.

Nei mesi scorsi è stata protagonista di un tour estivo, che ha girato per le principali piazze e festival di città dal nord al sud, e che nel 2017 farà tappa anche a Catania, il prossimo 27 marzo.

Renzo Arbore05_musicaintorno18 sono gli anni di attività, 5 gli album realizzati: Napoli. Punto e a capo del ‘92, Napoli due punti. E a capo del ‘93, Napoli:punto esclamativo! Internescional Uei! del 1995, Pecché nun ce ne jammo in America del 1996 e Sud(s) del 1998. La Warner Music, ripubblica nel 2007 l’intera discografia, in uno speciale cofanetto composto da 3 cd, 47 canzoni, per un totale di 4 ore di ascolto, dal titolo Diciottanni di…canzoni napoletane (quelle belle).

Renzo Arbore è un artista, fiore all’occhiello della cultura musicale del nostro Paese, che, ormai prossimo agli ottanta, conserva tutta la vitalità e l’estro artistico di un tempo. Come titolano le parole del suo album del 2005: Vintage!ma non li dimostra.

 

Annalisa Belluco

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