PROMUOVI LA TUA MUSICA, ARTISTI EMERGENTI SI SFIDANO NELL’ARENA

Promuovi la tua musica,

contest alla ricerca di musicisti emergenti, prosegue il tour con due concerti previsti a Roma, presso il Nuovo Teatro San Paolo, il 19 e il 20 gennaio 2019.

Promuovi la tua musica è ideato dalla cantautrice Fanya Di Croce in collaborazione con l’etichetta discografica Smilax Publishing. Quando sarà finita l’edizione, verrà distribuita in tutta Italia la compilation con le canzoni vincitrici di ogni tappa.

Il contest sta coinvolgendo tutte le località italiane per cercare nuovi talenti emergenti, al fine di valorizzare la “seconda arte”. Promuovi la tua musica riempie numerosi teatri, registrando sempre il tutto esaurito: la gente ama seguire questo contest per vedere di persona i nuovi musicisti e ascoltare la loro melodia dal vivo.

È utile ricordare che tra i premi in palio c’è anche l’accesso sul palco di Casa Sanremo Tour. L’emozione condivisa durante questi contest è davvero entusiasmante, trasformando con maggiore evidenza l’importanza di riscoprire la buona musica nelle sue diverse declinazioni. Ci siamo confrontati con Fanya Di Croce, soffermando l’attenzione sulle peculiarità che contraddistinguono questo progetto.

Come cercate i musicisti emergenti?

«Gli artisti vengono selezionati attraverso le accademie musicali e dalle proposte artistiche che arrivano in redazione. Sono davvero tanti i giovani artisti che sentono il bisogno di promuovere la propria musica.»

Quale ricchezza culturale è nascosta in Italia?

«Abbiamo due tipi di ricchezza culturale: una che si vede e che rende questo Paese il più ricco al mondo, con il nostro immenso patrimonio storico, artistico e archeologico che non smette mai di stupirci con nuove scoperte. Siamo anche la patria della musica, di grandi compositori, di grandi architetti, pittori, scultori, di poeti e letterati immensi. La nostra unicità è che abbiamo bellezze, non solo raccolte nei musei o nelle città ma anche disseminate ovunque nei piccoli borghi. In ogni paesino, da Nord a Sud, possiamo scoprire un tesoro, un’eccezionale meraviglia. E poi c’è un altro tipo di patrimonio, altrettanto ricco e altrettanto unico, che non si vede ma colpisce chiunque venga nello Stivale. Ed è la nostra italianità, il nostro carattere ospitale, la nostra storia, il nostro patrimonio di tradizioni.; la nostra personalità arricchitasi in secoli di storia sociale e culturale, fatta di lavoro, sacrifici, semplicità, emigrazione; il nostro forte senso di attaccamento alle radici, alla famiglia. A tutto quello che amiamo. E poi c’è la nostra lingua, meravigliosamente bella!»

Quante sono le difficoltà da superare?

«Forse è proprio per la nostra lingua e i nostri dialetti così musicali che noi italiani abbiamo l’arte nel DNA. Riferendomi alla musica, che è il mio campo artistico, credo però che per i giovani talenti oggi vi siano maggiori difficoltà di emergere rispetto al passato e le motivazioni sono molteplici. Innanzitutto c’è un mercato discografico sempre più industrializzato che deve produrre e vendere; per vendere a volte promuove e sostiene progetti e personaggi non sempre all’altezza, non sempre dotati, a discapito di chi ha davvero talento. Però fanno banco, anche se per una sola stagione. È sotto gli occhi di tutti che le canzoni è come se avessero una scadenza programmata, un po’ usa e getta insomma. Diciamolo francamente:

oggi, il più delle volte, manca la passione, la predisposizione al sacrificio, un vero messaggio!

Mancano, ma non soltanto nella musica, le idee, la costanza, la ricerca; manca la vera comunicazione che una canzone deve proporre.

… Un brano musicale deve mettere in sintonia, suggestionare, trasportare altrove; deve piacere all’anima prima che alle orecchie. Qui in Italia, proprio perché abbiamo un’alta dimensione artistica, l’arte siamo abituati a farla ancora secondo un concetto “artigianale”. Ed è il motivo principale per cui i veri talenti hanno difficoltà ad emergere. C’è una enormità di offerta troppo spesso effimera! Per questo nasce Promuovi la tua musica, che non è un talent nell’accezione comune del termine né tantomeno un format, ma piuttosto un laboratorio alchemico, una bottega artistica dove ciascuno può sperimentare e sperimentarsi dal vivo insieme ad altri. E confrontarsi. L’occasione per chi crede in sé stesso, per chi – con tenacia – vuole davvero provare a mettersi in gioco e a seguire i propri sogni. È per questo motivo che le nostre location sono i teatri di tutta Italia.»

Il ruolo dei critici?

«Il ruolo dei critici è fondamentale, ne è piena la Storia della Musica. Fanno il loro lavoro, a volte in modo non proprio condivisibile, cercano di far emergere un trend, un nuovo sound, mettere in rilievo una particolare sonorità ma non è sicuramente insindacabile il loro giudizio. La nostra storia musicale è piena di esempi. Ecco allora perché è importante crederci, ecco perché è importante il vero talento artistico, che è padre di tanti cantautori e di tante voci straordinarie

L’Italia promuove adeguatamente la musica?

«Se parliamo degli strumenti di diffusione, oggi le radio, le tv e i classici festival della canzone sono affiancati dai numerosi e potenti mezzi offerti dal web. Ma è mia convinzione che il contatto col pubblico dal vivo sia l’unico vero test per diffondere la musica. Il dilagare di opportunità, sicuramente eccezionali, di mezzi e piattaforme multimediali sono un valore aggiunto: al di là della moltiplicazione resta il pubblico, il contatto; il migliore mezzo di diffusione, il vero trampolino di lancio, la vera sfida con sé stessi. Diffondere la musica non vuol dire avere milioni di contatti! Diffondere la musica vuol dire saper cogliere, attrarre a sé, colpire le corde più intime di chi ascolta. Anche una poesia è musica e la musica, difatti, si diffonderà da sé.»

La risposta della gente?

«Promuovi la tua musica sta avendo tanto successo in tutta Italia perché l’idea di fondo del progetto è presentare le proprie capacità e le proprie opere direttamente nell’arena, dal vivo. Solo in questo modo l’artista che si esibisce può capire e riconoscere il proprio talento: al cospetto diretto del pubblico come nella migliore tradizione teatrale. Coloro che si esibiscono e si ascoltano hanno l’opportunità di guardarsi, di creare un legame comunicativo perché il teatro ha questo fantastico potere.»

Oltre 50 i giovani artisti ad esibirsi al Nuovo Teatro San Paolo di Roma! La commissione artistica sarà presieduta dal giornalista e autore televisivo Rai Giommaria Monti, dal produttore Francesco Adessi (Phonogram Music, etichetta discografica che vanta numerose collaborazioni artistiche e in ambito audio-televisivo; ricordiamo tra gli altri Modà, Valerio Scanu, Annalisa Minetti, Rai Tv, Mediaset, Sky), Annalu (cantautrice, autrice, vocalist), Maddalena Maglione (musicista, event manager, critico musicale), Monica Atzei (blogger, rivista Tutto Rock).

Apriranno lo spettacolo i ballerini del gruppo Bloody Phoenix, coreografia di Federica Gulino e Alboren Rapi. Le due serate saranno condotte dall’attore Fabio Massenzi. Partner dell’evento è Rete Oro. I biglietti dello spettacolo sono acquistabili sul circuito Viva Ticket e presso il Nuovo Teatro San Paolo dal giorno 19 gennaio. Lo spettacolo inizia alle 21.

 

Francesco Fravolini

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