LA “GENERAZIONE SINTETICA” DI MITUMME, AL SECOLO ALEXANDRA GAMBERALE

Cantautrice, polistrumentista, videomaker e youtuber.

Queste le personalità artistiche di Alexandra Gamberale, in arte Mitumme.

La sua attività si divide infatti fra quella di chitarrista, batterista e autrice, che ha dato vita all’album d’esordio “Generazione sintetica” (uscito lo scorso giugno), e quella legata alla realizzazione di video per il canale AlexNonSaFareVideo.

Ci siamo confrontati con Alexandra, che ci ha raccontato la sua duplice esperienza nel mondo dell’arte, e l’importante traguardo raggiunto grazie alla collaborazione con il team di autori Er.Do.Ni. – La casa degli inediti.

Benvenuta su Musica Intorno. Come presenteresti il tuo progetto artistico ai lettori?

«Sicuramente vario ed eterogeneo, che può essere, sia un lato positivo sia negativo; c’è chi può pensare che non ho trovato ancora una mia identità, invece essa risiede proprio nel caos, nella voglia di sperimentare e di collaborare con me stessa e con altri artisti. La musica per me è soprattutto condivisione.»

Da cosa deriva “Mitumme”? Come mai hai scelto di adottarlo come nome d’arte?

«Non ho ancora deciso se adottarlo come nome d’arte a dir la verità, più che un nome d’arte è il mio nome VERO! Alexandra è il nome che mi hanno dato i miei genitori, invece “Mitumme” è il nome che ho inventato quando avevo due anni e che mi sono attribuita da sola.»

Qual è la “generazione sintetica” che dà il titolo al tuo album d’esordio?

«La “generazione sintetica” è la mia generazione più o meno, i ragazzi che – come me – sono nati negli anni ‘90 e che hanno vissuto, sin da bambini, la transizione verso un mondo sempre più sintetico: dai vestiti ai social network, dalle droghe alla musica. In questo album descrivo il mio mondo, non c’è solo critica negativa nel titolo “Generazione sintetica”, anche perché questo nome alla nostra generazione non l’ho dato io, ma mio fratello durante una serata tra amici descritta nel terzo pezzo dell’album: “Semplicità di un istante”.»

Nell’album è presente una versione inglese del brano “Poeta in bicicletta”. A cosa è dovuta questa scelta?

«È stata una scelta nata un po’ per caso e per necessità; la verità è che sono per metà francese e per metà tedesca, da parte di mia madre; quindi tutta la mia famiglia materna non parla italiano e mi dicevano sempre perché non scrivi qualcosa in francese o in inglese? (il tedesco lo parlo pochissimo). Per questa motivazione mi sono lanciata una sfida, fare delle versioni in francese e in inglese di alcune mie canzoni. Ho fatto solo “Poet on a bike” e poi mi sono fermata, non so esattamente perché… quindi ho voluto inserirla nell’album come bonus track.»

Oltre ad essere musicista e cantautrice, gestisci il canale YouTube “AlexNonSaFareVideo”. Come si intersecano le due attività?

«Ho sempre mille idee, mi piace fare mille cose e per fortuna ho degli amici che seguono la mia follia! Una piattaforma come YouTube mi permette di mostrare tanti lati di me, oltre al mio essere cantautrice, quindi le due attività si intersecano molto bene. Ovviamente il mio obiettivo principale è farmi conoscere come musicista e come cantante.»

Come consideri l’esperienza della compilation “Indie Project” di Er.Do.Ni?

«La considero davvero una bellissima esperienza, da rifare il prima possibile! Mi è piaciuto un sacco non dover pensare a testo, musica e arrangiamento per una volta! A parte gli scherzi, mi sono trovata benissimo, sia con gli autori del mio inedito “E così sia”, che sono Domenica Borghese e Davide Tonello, sia con l’arrangiatore del brano Nicodemo Caligiuri. Sicuramente in futuro collaboreremo di nuovo insieme. Magari per un mio terzo album, visto che il secondo è già in fase avanzata di registrazione e produzione!»

Ti ringraziamo per la disponibilità, congedati dai lettori di Musica Intorno come preferisci…

«Grazie mille a Musica Intorno per l’opportunità di poter descrivere il mio progetto musicale al meglio, e un grazie a tutti i lettori che leggeranno questa mia intervista! Grazie davvero! Vi invito ad ascoltare gratuitamente il mio album “Generazione sintetica” e la compilation “Indie Project” su Spotify, e ad acquistarli legalmente su iTunes.»

Insomma… il momento pubblicità ci voleva! Ecco tutti i riferimenti…