“DIECI”, L’AMOROSA VISIONE DEL MONDO DI VALERIO SCANU

«Sono il frutto della mia vita passata, di questi anni, dei tanti incontri e delle mille esperienze affrontate»

Cantante, personaggio dello spettacolo, artista a tuttotondo, Valerio Scanu torna a far parlare la musica. Lo fa con “Dieci”, in onore dei dieci anni di carriera, iniziati nel talent show più famoso d’Italia, per poi conquistare il primato a Sanremo.

Tra gli autori dell’album ritroviamo proprio Pierdavide Carone, che scrisse per Valerio già nel 2010, in occasione della sua partecipazione al Festival, il brano “Per tutte le volte che”, trionfante tra i Big. Riconosciuto e amato dai fan e dal pubblico per la simpatia, la genuinità e la risonanza empatica della sua musica, l’artista sardo questa volta ha voluto sottolineare come il nuovo progetto abbia la sua colonna portante nell’amore, così importante da essere definito come una reale attitudine e una visione del mondo.

Già alle prese con la preparazione del concerto natalizio, “A Christmas Carol”, all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il prossimo 15 dicembre, Musica Intorno lo ha intervistato per voi: le sensazioni sul disco, il rapporto con i fan, il pregiudizio… il successo di un artista da sempre fedele a sé stesso. E la gente ama Valerio proprio per questo!

Dieci anni di carriera, dieci tracce, “Dieci” come il tuo nuovo album. Ci racconteresti com’è nato questo progetto e la scelta di non seguire la tendenza, inserendo solo brani inediti all’interno?

«Dieci come i miei 10 chihuahua!» sorride Valerio «È un album a cui lavoro ormai da subito dopo il mio ultimo Sanremo nel 2016. Mi sono affidato completamente a giovani ma grandi autori: volevo fare la mia musica ma con il loro punto di vista. Ho preannunciato semplicemente che sarebbe stato l’album per i miei dieci anni di carriera e questi dieci brani rappresentano appieno la mia vita passata e ciò a cui aspiro e sogno per il mio futuro.»

Che lato di Valerio Scanu hai voluto trasmettere in questo disco così emblematico?

«È un album che parla d’amore. L’amore ha tante forme differenti, tanti volti, talmente tante sfaccettature che la nostra fantasia non basterebbe a immaginarle tutte. Non è soltanto quel sentimento che ci lega a un’altra persona, è qualcosa di più. È un’attitudine da cui scaturisce la nostra visione del mondo, il modo con cui ci rapportiamo con noi stessi e con tutto ciò che ci circonda. Sì… anche Valerio Scanu ha un cuore.»

Rimanendo in tema, come sei cambiato in questi anni e come ti immagini tra dieci?

«Come mi immagino tra dieci l’ho scritto in una pergamena il giorno dello show case di presentazione del mio nuovo album. Questa pergamena è chiusa in una bottiglia e verrà aperta tra dieci anni esatti, bisogna aspettare ancora un po’ (sorride divertito, N.d.R.).

Oggi sono il frutto della mia vita passata, di questi anni, dei tanti incontri e delle mille esperienze affrontate. Ma sento di essere in fondo ancora quel ragazzo sardo con tanti sogni nel cassetto e i piedi ben saldi per terra; consapevole che un giorno possano spegnersi i riflettori ma sicuro di voler vivere di musica sino alla fine.»

Da nord a sud per presentare il tuo disco. Che rapporto hai con i fan e quanto è importante per te avere un contatto con loro?

«Avere un contatto “diretto” con loro, senza filtri o intermediari, è fondamentale per me: i firma copie, i post concerti sono il momento forse più bello perché ho modo di scambiare due parole ed abbracciare chi mi sostiene ormai da dieci lunghi anni. Mi piace ascoltare le loro storie, vedere come sono cambiati… se si sono sposati, se hanno figli… è un legame indissolubile quello tra di noi.»

A proposito di fan, il tuo pubblico va anche oltre alla musica: hai conquistato gli ascoltatori di programmi televisivi come “Tale e Quale Show”, “L’isola dei famosi”, “Ballando con le stelle” e “Kudos – Tutto passa dal web”. Quale pensi che sia il segreto del tuo successo con la gente?

«Essere sé stessi! Milly, grande signora della tivù e non solo, un giorno, durante una riunione di produzione, disse ai suoi autori: “Lasciate libero Valerio di dire e fare ciò che vuole, lui è qui per essere sé stesso e la gente lo ama per questo”.»

Spesso però gli artisti che si mettono più a “nudo” sono vittima di giudizio e pregiudizio. Come vivi quest’aspetto del tuo essere personaggio?

«La sincerità, la verità non ripagano subito ma sono sicuro che lo faranno nel tempo. All’inizio ho sofferto e anche tanto, perché essere attaccato, da pseudo giornalisti, all’età di 19 anni ti destabilizza, pensi di essere tu l’errore. Oggi sono fiero e orgoglioso di essere così come sono, di non essere sul libro paga di nessuno; consapevole di poter essere sempre me stesso, nel bene e nel male.»

Tirando le somme: osservando il tuo percorso umano e artistico, ti senti soddisfatto?

«Molto! Non vorrei più di quello che ho già e che ho conquistato con le mie sole forze. Ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere ma chi va piano – si sa – va sano e va lontano…»

 

Matteo Caraffini

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